Un’opera che affonda le radici nella cruda realtà sociale siciliana, “Misericordia” di Emma Dante è un’immersione profonda nei temi della fragilità umana, della diversità e della disperazione, narrati attraverso la lente di una fiaba contemporanea.
In scena presso la Sala Verga del Teatro Stabile di Catania dal 129 Febbraio al 3 Marzo, lo spettacolo ha catturato l’attenzione del pubblico con la sua rappresentazione delle vite di tre donne e un ragazzo menomato che condividono un monovano fatiscente, dove durante il giorno lavorano a maglia e al tramonto si offrono ai passanti. Una storia di solitudine estrema e di sopravvivenza, animata da un’intensa ricerca di amore e accettazione.
La regista e drammaturga palermitana Emma Dante, nota per la sua vasta produzione artistica che spazia tra teatro, cinema e lirica, ha plasmato “Misericordia” con la sua consueta maestria, affrontando temi cari al suo cuore come la famiglia, il rapporto fra vita, morte e sesso, e le disuguaglianze sociali e di genere.
Il cuore della narrazione si focalizza sul personaggio di Arturo, un giovane con disabilità, nato in un contesto di estrema povertà e degrado. Le tre donne che lo circondano, Anna, Nuzza e Bettina, lo accudiscono come se fosse loro figlio, trasformandolo da un “pezzo di legno” in un bambino vero, in un percorso che richiama il viaggio di formazione di Pinocchio.
Dante non è nuova all’adattamento delle sue opere per il grande schermo, e “Misericordia” non fa eccezione. Dopo due anni dalla sua prima presentazione teatrale, il dramma è stato riadattato per il cinema, ottenendo successo e riconoscimenti in festival internazionali come il Tallinn Black Nights Film Festival, dove ha ricevuto il Grand prix per miglior film e miglior attore.
Un elemento chiave di questa trasposizione è stata la scelta degli attori: se il corpo espressivo di un’attrice teatrale potrebbe non adattarsi al cinema, Dante ha optato per nuove interpretazioni per i ruoli principali, mantenendo solo Simone Zambelli nel ruolo di Arturo, mentre le protagoniste femminili sono state affidate ad altre attrici.
La direttrice artistica originaria di Palermo ha una lunga storia nell’adattare racconti attraverso diverse forme espressive. Le sue opere cinematografiche precedenti, come “Via Castellana Bandiera” e “Le sorelle Macaluso”, hanno avuto origine da contesti diversi, rispettivamente da un romanzo e da una rappresentazione teatrale. Parlando della relazione tra cinema e teatro, ha paragonato i due mezzi all’opposizione tra il sole e la luna: il film risplende con la luce intensa delle montagne e del mare di Trapani, mentre il teatro si immerge nell’oscurità del palcoscenico vuoto. Pur essendo contrastanti, queste due prospettive si integrano armoniosamente, offrendo visioni complementari della narrazione.
Parallelamente alla sua attività cinematografica, la Compagnia Sud Costa Occidentale, fondata da Dante nel 1999, continua a portare avanti nuovi progetti teatrali. Il prossimo spettacolo, “Re Chicchinella”, sarà in scena alla sala Melato del Piccolo Teatro di Milano, un’altra tappa nel percorso artistico di una delle voci più significative e poliedriche del panorama teatrale italiano contemporaneo.
Danilo De Luca






Lascia un commento