Il 19 marzo è la festa del papà. La figura del padre è cambiata notevolmente negli ultimi anni. Prima il ruolo del padre era soprattutto quello di lavorare, essere presente per la sua educazione con un ruolo deciso e rispettato dai figli, invece la crescita e gli impegni dei bambini era di competenza della madre, che tra lavoro, impegni domestici e cura dei figli aveva un ruolo impegnativo e pieno di responsabilità. I bambini spesso crescevano con mamma, nonne e zie e i padri, quasi sempre impegnati dal punto di vista lavorativo li vedevamo con minore frequenza e spesso erano costretti a sacrificare tempo per impegni professionali. Il ruolo dei genitori è paritario così come affermano gli esperti, per la crescita caratteriale ed educativo della prole. Il compito di ogni buon genitore è assicurare loro i beni di prima necessità amore e serenità . Adesso assistiamo con maggiore frequenza a padri impegnati a fare anche i mammi, per svariate motivi, che vanno dalla perdita del lavoro, da un fondamentale aiuto a casa per i bambini, dall’accompagnare i propri figli ad impegni sportivi e le innumerevoli attività pomeridiane. Nella nuova società assistiamo anche a tanti casi di genitori separati o divorziati, in cui i bambini hanno mamma e papà singolarmente, a meno che i rapporti siano ancora civili, e quindi i papà del 2024 nei giorni in cui sono chiamati in causa sono la figura principale. Le mamme rimangono insostituibili perché hanno tenuto 9 mesi la prole nel proprio corpo e il legame sarà sempre più forte, anche se i padri al 50 % sono l’altra metà fondamentale e imprescindibile per ogni figlio che ha bisogno di un papà moderno, capace di saper far tutto, dare sostegno, i giusti consigli e bagaglio di esperienza per il bene dei figli. Auguri a tutti i papà. Daniele Orlando







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