L’acqua, il bene più prezioso che si possiede. Dal 1992 l’Organizzazione delle Nazioni Unite ha istituito la giornata mondiale dell’acqua (World Water Day), un giorno, come tutti gli altri, che deve aiutare a riflettere cittadini e nazioni sull’importanza dell’acqua e della gestione sostenibile delle risorse presenti.
Quest’anno, si legge sul sito ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica) che sono state proposte ben cinque infografiche sulla depurazione, sprechi e prelievo della risorsa. In particolar modo, le cinque infografiche riguardano dei dati statistici a decorrere dal 2020 fino al 2023.
Nell’anno 2020 si legge che sono stati depurati ben 4,7 miliardi di metri cubi di acque reflue urbane, disponibili per il riutilizzo non potabile: un dato significativo per la protezione dell’ambiente rispetto al 2021. Quasi il 22% delle spese per la protezione dell’ambiente sono destinati ai servizi di gestione delle acque, riflettendo nella loro depurazione.
Nel 2022, l’Italia si è posiziona al terzo posto in tutta Europa per il prelievo di acqua potabile: basti pensare che le reti di distribuzione erogano circa 424 litri di acqua potabile per ogni abitante. Tuttavia, si tratta di un numero in caso, se si vogliono considerare i dati passati, preoccupandosi anche per il 40% di acqua che viene dispersa per inefficienza di reti comunali di distribuzione. Sempre nello stesso anno, un altro dato riporta il 42,4% di acqua potabile dispersa per inefficienza delle reti comunali di distribuzione.
Passando al 2023, ci si accorge come ancora il 28,8% delle famiglie non si fida a bere acqua direttamente dal rubinetto. Nonostante appaia sempre un dato negativo, ne risulta uno sempre positivo che si focalizza nell’attenzione del risparmio idrico. Sempre nello stesso anno, i dati mostrano che almeno il 70% delle persone che sta attenta nel non sprecare tanta acqua. Il dato deriva dallo studio di persone che vanno dai 14 anni in su e fa pensare tanto alla gestione e responsabilizzazione del consumo idrico.
Gli aspetti ancora critici riguardo l’acqua sono ancora molteplici: nei paesi più poveri, l’acqua può rappresentare momenti di conflitto per potersela accaparrare o per toglierla a qualcuno; ma è anche segno di pace perché bisognerebbe gestirla al meglio poiché si tratta di un bene prezioso che appartiene a tutti.
L’allarme acqua si legge anche al Sud Italia, caratterizzato da molta siccità e che porta l’agricoltura ad affrontare numerosi rischi. In Puglia mancano più di 100 milioni di metri cubi d’acqua; anche in Sicilia la situazione è drammatica, poiché manca l’acqua per irrigare i cambi e le dighe sono vuote.
Giulia Manciagli






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