La terra sotto l’assalto della tempesta geomagnetica “cannibale”


L’attuale scenario solare offre uno spettacolo tanto affascinante quanto potenzialmente problematico per la Terra. Il National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) ha rilasciato un avviso che ci avverte sull’arrivo di una tempesta geomagnetica, prevista per questo fine settimana, tra il 10 e l’11 maggio. Questa tempesta è il risultato di quattro differenti eruzioni di massa coronale espulse dal Sole e dirette verso di noi. Le previsioni suggeriscono che potremmo affrontare un’ondata di raggi cosmici particolarmente intensa, con il rischio di una tempesta geomagnetica di classe G3 o G4. Il termine “tempesta solare cannibale” viene evocato nel caso in cui queste eruzioni coronali si fondano tra loro, aumentando l’intensità degli effetti delle tempeste geomagnetiche. Al momento, si registrano soltanto blackout radio in diverse aree del pianeta.

Ma cos’è una tempesta solare?

Una tempesta solare, o tempesta geomagnetica, è un evento scatenato dall’interazione tra il campo magnetico della Terra e le particelle cariche provenienti dal Sole durante un’eruzione solare. Queste particelle, principalmente elettroni e protoni, vengono accelerate a velocità molto elevate durante le eruzioni di massa coronale solare (CME), causando variazioni nel campo magnetico terrestre quando raggiungono la nostra atmosfera.

Quando una CME raggiunge la Terra, può innescare una serie di fenomeni. Le particelle cariche interagiscono con il campo magnetico terrestre, provocando disturbi nelle linee di campo magnetico. Questo può portare a un’accelerazione delle particelle cariche nell’alta atmosfera terrestre, creando splendide aurore polari, ma può anche causare problemi tecnici a vari sistemi elettronici e di comunicazione.

Possibili scenari dell’attuale tempesta

Le implicazioni di una tempesta solare di tale portata possono essere notevoli, poiché l’interferenza con il campo magnetico terrestre può generare una serie di effetti su diverse infrastrutture e tecnologie. 

Le tempeste geomagnetiche, come quelle di classe G3, possono rappresentare una minaccia per le reti elettriche, con possibili interruzioni nell’erogazione dell’energia elettrica che potrebbero estendersi su vaste aree. Inoltre, i satelliti artificiali possono essere esposti a rischi significativi, con il potenziale danneggiamento dei sistemi di navigazione satellitare e delle comunicazioni satellitari. Questo potrebbe portare a un impatto notevole su vari settori, tra cui le telecomunicazioni, la navigazione e le previsioni meteorologiche. Le aurore polari, sebbene spettacolari da osservare, possono essere accompagnate da disturbi nelle comunicazioni radio e possono essere visibili anche in regioni geografiche più vicine all’equatore rispetto a quanto usualmente osservato.

D’altra parte, una tempesta geomagnetica di classe G4 rappresenta uno scenario ancora più grave. In questo caso, i problemi di voltaggio alla rete elettrica potrebbero diffondersi in maniera più ampia, mettendo a rischio l’affidabilità dell’intero sistema elettrico. Vi sarebbe un serio rischio di danni ai satelliti in orbita, con conseguente compromissione delle comunicazioni satellitari e della navigazione. Inoltre, potrebbero verificarsi correnti indotte nei cavi sottomarini, causando ulteriori disturbi alle infrastrutture di comunicazione. Si potrebbe assistere anche a un’interruzione totale delle comunicazioni radio a bassa frequenza nelle zone esposte al Sole e a intermittenze nelle comunicazioni radio ad alta frequenza. Le aurore polari, spettacolari manifestazioni luminose nel cielo, potrebbero diventare visibili fino a latitudini di 45°, incluso il nord Italia.

Valeria Buremi

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