L’Etna sta vivendo un cambiamento inaspettato, che sta catturando l’attenzione degli esperti dell’INGV Osservatorio Etneo. A differenza delle solite manifestazioni eruttive, stavolta il cratere Voragine sembra aver preso il sopravvento sugli altri crateri sub terminali, alcuni dei quali sono presenti sin dall’inizio del secolo scorso. La situazione è talmente insolita che il cratere Bocca Nuova è stato completamente riempito dal materiale eruttato dal Voragine negli ultimi mesi, e anche il Cratere di Nord-Est sembra destinato a subire la stessa sorte.
Il protagonista del cambiamento
Qualcosa di significativo è mutato nella dinamica del vulcano Etna, tanto da spingere gli scienziati a ripensare la sua recente evoluzione. Negli ultimi decenni, il Cratere di Sud-Est, nato nel 1971, ha dominato la scena, crescendo in modo esponenziale e diventando il punto di riferimento per intensità e frequenza delle eruzioni. Questo cratere è stato così attivo da guadagnarsi il nome di “Nuovo Cratere di Sud-Est”, raggiungendo un’altezza tale da diventare il punto più elevato dell’Etna. Tuttavia, da metà del 2022, e in modo ancora più evidente a partire da giugno, il cratere Voragine è tornato a manifestarsi con forza. Anche se già nel 2015 si era fatto notare con un’imponente fontana di lava, alta 1,5 km, che aveva generato una colonna eruttiva di oltre 12 km, quel fenomeno era rimasto un episodio isolato. Oggi, però, il Voragine ha assunto un ruolo di primo piano, dimostrando una vitalità che non si vedeva da anni. La sua attività è sostanzialmente diversa rispetto agli altri crateri sub terminali, nonostante i condotti magmatici siano collegati in profondità. È come se il vulcano stesse rivelando una nuova fase della sua storia, in cui il Cratere Centrale, di cui il Voragine fa parte, riprende un protagonismo che non si vedeva da oltre un secolo, ridisegnando la cima dell’Etna e lasciando presagire nuove dinamiche future.
La crescita inarrestabile
Quello che sta davvero lasciando a bocca aperta gli scienziati è la straordinaria intensità e durata delle eruzioni del Cratere Voragine. Mentre le fontane di lava del Cratere di Sud-Est duravano solitamente pochi minuti, le eruzioni del Voragine possono protrarsi per ore, espellendo una quantità di materiale che sta rapidamente trasformando il paesaggio sommitale dell’Etna. Questo nuovo cratere non solo sta seppellendo la vicina Bocca Nuova, ormai completamente colmata e non più visibile, ma sta anche progressivamente riempiendo il Cratere di Nord-Est. Il Voragine sta diventando una forza dominante, cancellando letteralmente i crateri vicini e facendo tabula rasa sulla cima del vulcano. Con la sua attività incessante, il cratere sta crescendo a un ritmo impressionante, tanto che la sua cima ha già raggiunto i 3.369 metri sul livello del mare, con la possibilità di arrivare presto a 3.400 metri. Questo cambiamento non è passato inosservato agli abitanti di Catania e dintorni, che vedono il profilo dell’Etna mutare sotto i loro occhi. Tuttavia, questa crescita rapida solleva anche preoccupazioni. Nonostante la Bocca Nuova e il Cratere di Nord-Est siano sepolti, i loro condotti rimangono attivi ma “tappati”, il che potrebbe portare a un collasso lento e controllato piuttosto che a esplosioni violente, come accaduto in passato. L’Etna, ancora una volta, mostra di essere un vulcano in continua evoluzione, capace di sorprendere e inquietare allo stesso tempo.
Valeria Buremi






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