Città più maleducate d’Italia, Catania al secondo posto: gli atteggiamenti più comuni


 

Si parla spesso di educazione, rispetto e cortesia, a fini morali e comportamentali che, messi insieme, dovrebbero creare un prototipo di individuo che, all’interno della società, possa andare d’accordo e possa vivere in armonia con tutto ciò che lo circonda. Piuttosto che parlare di come ci si confronti in modo cortese ededucato con la società attuale, quello che risalta in primo piano è proprio l’opposto: la maleducazione, ossia mancanza di rispetto, arroganza e scorrettezza. 

 

Sulla maleducazione è stato condotto pure uno studio da Preply, che ha analizzato quelle che sono le 19 città più scortesi d’Italia, ricerca basata sulle interviste di ben 1558 abitanti, stilandone, di conseguenza, una classifica con i comportamenti più scortesi in assoluto. Una delle città siciliane presa in considerazione tra le città più scortesi è proprio Catania, la quale si colloca al secondo posto subito dopo la città di Venezia. 

 

La ricerca si è basata sullo studio dei 12 comportamenti italiani più scortesi, a quante volte sono stati protagonisti di questi episodi nella vita quotidiana, valutandone la frequenza e successivamente elaborare i dati ed attribuire un punteggio per ogni comportamento e ogni città su una scala da uno a dieci.

 

Per l’esattezza Catania ha totalizzato un punteggio pari a 6.52, non molto distante da Venezia (6.55). i comportamenti più scortesi che sono stati individuati riguardano:

• Essere rumorosi in pubblico; essere assorbiti dal cellulare in pubblico, non lasciar passare le automobili che confluiscono da altre strade, tutte con un punteggio di 7.18;

• Non rallentare alla guida in presenza di pedoni con un punteggio di 6.70;

• Parlare in vivavoce in pubblico con un punteggio di 6.45;

• Non rispettare gli spazi pedonali con un punteggio di 6.30;

• Saltare la fila con un punteggio di 6.09;

• Essere maleducati con il personale di servizio con un punteggio di 5.85.

 

Volendo considerare tali comportamenti, quello che conduce ad essere maggiormente maleducati è l’uso del cellulare in varie circostanze, ritenendo la nuova tecnologia uno dei metodi più inefficienti legati al loro uso. Non si tratta solo di tecnologia, ma viene dimenticato anche il classico “bon-ton”, le buone norme che sono ormai sottovalutate, come lasciare le mance o essere cortesi con il personale di servizio. Riportando anche qualche altro dato di altre città italiane emergono i comportamenti scortesi più comuni: usare il telefono in pubblico; essere incivili soprattutto alla guida; non prestare attenzione ai pedoni mentre si guida. 

 

Fortunatamente per le città siciliane non esistono solo cattive notizie, visto che, dalla graduatoria stilata, Messina risulta essere la seconda città più generosa, grazie alla quantità media di mancia che gli abitanti lasciano al personale di servizio. Anche Palermo si è sollevata, conquistando la nona posizione della classifica.

 

Giulia Manciagli

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