Palermo saluta Totò Schillaci. La Regione Sicilia intitola una sala riunioni


“Forse non sarà una canzone a cambiare le regole del gioco / Ma voglio viverla così quest’avventura, senza frontiere e con il cuore in gola”, cantavano nel 1990  Gianna Nannini ed Edoardo Bennato nel testo della loro “Un’estate italiana”, inno dei Mondiali di Italia ‘90. Trentaquattro anni dopo le “notti magiche” cantate dalla rocker senese e dal cantautore partenopeo riecheggiano ancora nei cuori di quelle migliaia di persone che si sono riunite a Palermo per rendere omaggio al simbolo di quelle “Notti Magiche”. Una generazione e più riuniti in un grande abbraccio. Si perché Totò Schillaci rappresentava qualcosa di profondo. Con la sua scomparsa, se ne va anche una generazione che si sentiva ancora giovane, che ha vissuto l’emozione di quell’estate del 1990. Ma ciò che davvero rattrista gli amanti del calcio è la consapevolezza che quel mondo è ormai svanito. Un mondo in cui i bambini si buttavano sull’asfalto per recuperare un pallone finito sotto una macchina, tornando a casa sudati e sporchi di olio. Schillaci è il simbolo di quel tempo. Il ragazzo umile che è arrivato a un passo dalla Coppa del Mondo e dal Pallone d’Oro. Per anni è stato un modello per tanti bambini delle periferie di Palermo. E la città si è stretta attorno alla sua icona, con tifosi e cittadini presenti sia alla camera ardente che ai funerali, in un saluto commosso e collettivo. 

Lo stadio Renzo Barbera, dove è stata allestita la camera ardente, ha accolto una folla immensa, testimone dell’amore che Palermo nutriva per il suo campione.

Il feretro di Schillaci è stato poi portato nel quartiere Cep, dove l’ex attaccante è cresciuto, prima di raggiungere la cattedrale palermitana per la cerimonia funebre. Durante il tragitto, il carro funebre è passato anche davanti al campo dell’Amat, dove Totò aveva fondato la sua scuola calcio, un luogo simbolico per la sua carriera e il suo impegno nel sociale. A sottolineare il legame con l’Italia intera, lungo il percorso sono stati intonati l’inno nazionale e la celebre canzone che ha segnato l’estate del 1990.

Le esequie sono state officiate da monsignor Filippo Sarullo, parroco della cattedrale, con la benedizione finale impartita dall’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice. Tra i presenti, oltre ai familiari, anche numerose personalità del mondo del calcio, come il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, e il suo predecessore Antonio Matarrese, insieme a molti ex compagni di squadra del calciatore.

Monsignor Sarullo ha voluto ricordare Schillaci come “il volto della Palermo che non si arrende”, sottolineando come il suo esempio abbia superato il confine del campo di gioco. “Non solo un campione, ma una leggenda del calcio e della vita”, ha detto, evidenziando il grande affetto ricevuto da istituzioni, sportivi e cittadini.

L’arcivescovo Lorefice ha descritto Totò Schillaci come un simbolo di riscatto per la città: “Un ragazzo di umili origini che ha saputo emergere nonostante le difficoltà, diventando una vera icona dello sport”. Lorefice ha tracciato un paragone con Don Pino Puglisi, elogiando l’impegno di Schillaci verso i giovani di Palermo, ai quali ha offerto una speranza attraverso il calcio, come una via d’uscita dalla strada e dalla malavita.

Le offerte raccolte durante la cerimonia saranno destinate alla riqualificazione di un’area per bambini, dotata di campi da calcio, uno dei quali verrà intitolato al campione, in segno del suo impegno per la comunità e per i giovani.

La Regione Siciliana ha deciso di intitolare la sala riunioni dell’assessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo alla memoria di Schillaci. L’iniziativa, voluta dall’assessore Elvira Amata e condivisa dal presidente Renato Schifani, intende omaggiare il calciatore con una cerimonia che si terrà nei prossimi giorni. Schifani ha sottolineato l’importanza di ricordare Schillaci, un uomo che con i suoi gol ha fatto sognare gli italiani e che rappresenta un modello di umiltà e perseveranza per le generazioni future.

Danilo De Luca

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