Sicilia Express: un solo viaggio all’andata e uno al ritorno. È così che il governo Schifani cerca di combattere il caro voli degli ultimi anni previsti per le vacanze di Natale per tutti i siciliani che desiderano tornare a casa per le vacanze. Un viaggio in treno da Nord a Sud che durerebbe 22 ore e si potrà prendere solo all’andata il 21 dicembre e al ritorno il 5 gennaio.
Quest’idea è stata progettata specialmente per gli studenti fuori sede che, ogni anno, sono costretti ad affrontare costi aerei alti, oppure restare nella città in cui trovano senza poter andare a trovare i propri cari. Purtroppo, i vari tentativi della regione per far diminuire i costi dei voli non sono serviti, dal momento che le tariffe rimangono sempre elevate con gli incentivi applicati. Nemmeno la compagnia Aereoitalia che doveva competere con prezzi più bassi è riuscita a raggiungere gli effetti desiderati.
Il biglietto dal costo di 29,90 euro comprenderebbe la seguente tratta: si parte da Torino per affrontare una ventina di fermate in tutta la Penisola prima di raggiungere la Sicilia; dopo 18 ore di viaggio, alcuni proseguiranno il percorso verso Palermo, altri verso Siracusa, passando da Catania.
Una soluzione che non è stata ben accetta dai possibili viaggiatori, evidenziando l’enorme carenza infrastrutturale che presenta la Sicilia, considerando che una tratta come Trapani-Catania richiede fino a 11 ore di viaggio. Non mancano le critiche sui social non solo per le ore di viaggio da affrontare, bensì pure il nome “Sicilia Express” non ha convinto i viaggiatori, affermando che non si parla affatto di velocità (express) se il treno ci impiega 22 ore per arrivare nell’isola.
Perché il Sicilia Express non risulta all’altezza delle aspettative? Per far fronte a qualsiasi tipo di situazione sono stati predisposti viaggi con animali, carrozze con prodotti siciliani e spettacoli teatrali durante il viaggio; queste iniziative non sono bastate a colmare le critiche degli utenti sui sociali. Ecco quanto si legge: “Ma siete seri? Che disagio! 18 ore di viaggio è vergognoso”; “Un ritorno agli anni ’80. Siamo nel 2024, ma non vi sembra imbarazzante tutto ciò per la Sicilia?”; “Da siciliana che vive fuori mi sento veramente offesa da questa iniziativa”.
Le lamentele non riguardano solo i tempi di percorrenza, ma anche il fatto che il servizio ferroviario non rappresenti una valida alternativa al trasporto aereo, non solo per la durata del viaggio, ma anche per i pochi posti messi a disposizione. Manca un piano concreto per i trasporti; si evidenzia un enorme limite del sistema infrastrutturale ancora arretrato e che risulti essere una piaga per l’intera isola.
Giulia Manciagli






Lascia un commento