L’inverno 2024/2025 sembra seguire un copione ormai familiare, caratterizzato da anomalie climatiche che influenzano significativamente le condizioni meteorologiche in Italia. Dopo un novembre insolitamente freddo, che aveva acceso le speranze per una stagione ricca di neve, la scarsità di precipitazioni ha deluso le aspettative, soprattutto nelle regioni alpine.
Inizio freddo e senza neve
Il mese di novembre ha registrato temperature inferiori alla media, suggerendo l’arrivo di un inverno rigido. Tuttavia, la mancanza di precipitazioni ha impedito l’accumulo di neve sulle Alpi, ritardando l’inizio della stagione sciistica e creando preoccupazioni tra gli operatori turistici e gli appassionati di sport invernali.
Proiezioni per l’inverno: caldo anomalo in arrivo
Le previsioni meteorologiche per i mesi di gennaio e febbraio 2025 indicano un’ondata di caldo anomalo in Europa, con particolare intensità sulle Alpi centrali. Questo fenomeno è una testimonianza tangibile dei cambiamenti climatici in atto, che rendono gli inverni sempre più miti, secchi e imprevedibili. La neve, un tempo presenza costante durante la stagione fredda, ora dipende da un equilibrio sempre più precario tra temperatura e precipitazioni.
Implicazioni per il turismo e le risorse idriche
L’assenza di neve non rappresenta solo un problema per le località che vivono di turismo invernale tradizionale, ma ha anche implicazioni significative per le risorse idriche future. Il bacino del Po, che ospita quasi un terzo della popolazione italiana e una delle più alte concentrazioni di industrie e attività commerciali a livello europeo, registra attualmente un deficit idrico nevoso del 67%. Questo potrebbe tradursi in carenze d’acqua nei mesi a venire, con ripercussioni sull’agricoltura, sull’industria e sull’approvazione idrico domestico.
L’Etna si veste di bianco: neve a bassa quota in Sicilia
Mentre il Nord Italia affronta la scarsità di neve, l’Etna in Sicilia offre uno spettacolo invernale inatteso. A dicembre, abbondanti precipitazioni hanno portato la neve anche nei paesi pedemontani come Randazzo, Milo e Fornazzo, imbiancando il paesaggio e attirando l’attenzione di residenti e turisti. Le strade dell’Etna sono state coperte da un manto nevoso, rendendo necessaria l’azione degli spazzaneve per garantirne la viabilità.
Speranze per il proseguimento della stagione
Nonostante le previsioni non siano incoraggianti, l’inverno è ancora nella sua fase iniziale. Gli operatori turistici e gli appassionati di sport invernali sperano in un incremento delle precipitazioni nelle prossime settimane, che possa portare la neve tanto attesa sulle montagne italiane. Un ritorno a condizioni più favorevoli potrebbe salvare la stagione sciistica e alleviare le preoccupazioni legate alle risorse idriche.
Valeria Buremi






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