Giornata mondiale della felicità: cosa vuol dire essere felici


Che cos’è la felicità? Cosa vuol dire essere felici? Una parola tra le tante, ma con un significato profondo celato dietro tanto disprezzo. La felicità si percepisce, si sente e si vive, altrimenti non sarebbe possibile capirne il vero significato. Come disse John Lennon “Quando avevo cinque anni, mia madre mi ripeteva sempre che la felicità è la chiave della vita. Quando andai a scuola mi domandarono come volessi essere da grande. Io scrissi: felice. Mi dissero che non avevo capito il compito, e io dissi loro che non avevano capito la vita”.  Hermann Hesse scrive: “La felicità è amore, nient’altro. Felice è chi sa amore. Amore è ogni moto della nostra anima in cui essa senta se stessa e percepisca la propria vita”.

Si potrebbero citare tanti aforismi sulla felicità, ma quello che conta di più è capirne l’essenza della parola stessa all’interno di un ambiente sociale. Lo afferma John Helliwell, Senior Fellow dell’istituto canadese per la Ricerca Avanzata CIFAR. “Un ambiente sociale felice è quello in cui le persone percepiscono un senso di appartenenza, un posto in cui gli uni si fidano degli altri e delle loro istituzioni condivise. In un ambiente sociale felice c’è più resilienza, poiché la fiducia condivisa riduce il peso delle difficoltà, e quindi diminuisce la disuguaglianza del benessere”. 

Per spiegare cos’è la felicità è stata istituita appositamente la Giornata Internazionale della Felicità, dedicata all’importanza della felicità delle persone di tutto il mondo, alla ricerca del benessere contro le disuguaglianze e la povertà. Tale giornata è stata istituita nel 2013 e viene celebrata ogni 20 marzo, giorno in cui a Bhutan è stato riconosciuto il valore della felicità. Lo scopo è quello di porre al centro dell’attenzione il tema della felicità e del benessere, ma cercare di riconoscere tale privilegio nella vita quotidiana delle persone. Il tema della felicità dovrebbe necessariamente essere più inclusivo che possa promuovere azioni sociali, anche di natura economica e politica per il benestare di tutti.

Quest’anno, Action for Happiness, movimento no-profit, ha aderito alla giornata mondiale della felicità con un tema abbastanza preciso: “Resta calmo. Sii saggio. Sii gentile”. Attraverso queste tre parole si fa riferimento alla calma, ossia a mantenere tutto sotto controllo, concentrandosi su quello che conta davvero; si richiama la saggezza per poter fare scelte sagge, positive in risposta al benessere quotidiano; infine, si ricorre alla gentilezza perchè nessuno è diverso dagli altri, piuttosto bisognerebbe andare incontro all’altro quando c’è di bisogno.

Non bisogna essere felici solo quando si raggiungono degli obiettivi; non bisogna ricordare la felicità solo attraverso una Giornata. Bisogna ricordarsi di essere felici sempre. Come diceva Aristotele “la felicità dipende da noi stessi”; Albert Einstein cita così la felicità: “Se vuoi una vita felice, devi dedicarla a un obiettivo, non a delle persone o a delle cose”.

Giulia Manciagli

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