Auto e clima: l’Europa accelera sulla transizione green


​La Commissione Europea ha recentemente presentato un Piano d’azione per l’industria automobilistica con l’obiettivo di rilanciare il settore, affrontando le sfide poste dalla transizione verso l’elettrico e dalla crescente concorrenza internazionale. Questo piano si inserisce nel contesto più ampio degli obiettivi climatici dell’UE, mirando a una mobilità più sostenibile e a una significativa riduzione delle emissioni di CO₂.​

Transizione all’elettrico e obiettivi climatici

Il piano conferma l’obiettivo di raggiungere una produzione automobilistica a emissioni nette zero entro il 2035, in linea con il pacchetto “Fit for 55” che prevede una riduzione del 55% delle emissioni di gas serra entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. Per facilitare questa transizione, viene introdotta una maggiore flessibilità per i costruttori: nel periodo 2025-2027, la conformità agli obiettivi di emissione sarà valutata sulla media triennale, permettendo di compensare eventuali sforamenti in uno o due anni con risultati migliori negli altri. Questa misura mira a evitare sanzioni immediate, consentendo alle aziende di adattarsi gradualmente alle nuove normative senza compromettere gli investimenti necessari per l’innovazione.

Incentivi e supporto finanziario

Per sostenere la transizione energetica, il piano prevede l’introduzione di incentivi nazionali coordinati a livello europeo e aiuti comunitari entro il 2026. Tra le misure proposte, vi è il leasing sociale, un programma che mira a rendere accessibili i veicoli elettrici alle famiglie a basso reddito attraverso formule di noleggio a tariffe agevolate. Questi incentivi sono pensati per stimolare la domanda di veicoli a basse emissioni, accelerando il rinnovamento del parco auto circolante e contribuendo agli obiettivi climatici dell’Unione.​

Sviluppo delle batterie e autonomia strategica

Un elemento chiave del piano è la creazione di un Ente europeo per l’accesso alle materie prime per le batterie, con un investimento di 1,8 miliardi di euro destinato a sostenere la produzione locale di batterie. Questo ente avrà il compito di garantire una fornitura stabile e sicura di materiali critici, riducendo la dipendenza dell’Europa dalle importazioni e rafforzando la competitività dell’industria automobilistica europea nel mercato globale.​

Quadro normativo e neutralità tecnologica

Il piano d’azione punta a stabilire un quadro normativo chiaro e prevedibile, che faciliti gli investimenti nel settore automobilistico mantenendo al contempo gli obiettivi climatici dell’UE. Ciò include l’adozione di un approccio di neutralità tecnologica, che riconosce il ruolo di diverse soluzioni tecnologiche nel raggiungimento delle zero emissioni. Oltre ai veicoli elettrici, vengono considerate alternative come i carburanti sintetici e l’idrogeno, purché contribuiscano efficacemente alla decarbonizzazione del settore dei trasporti.​

Sfide attuali e prospettive future

L’industria automobilistica europea sta affrontando sfide significative legate alla transizione verso l’elettrico e alla concorrenza internazionale. Nel 2024, le vendite di veicoli elettrici nell’UE hanno registrato un rallentamento, evidenziando la necessità di modelli più accessibili e di una rete di infrastrutture di ricarica più capillare. Allo stesso tempo, i produttori europei devono confrontarsi con la crescente presenza di marchi cinesi nel mercato europeo e con le politiche industriali aggressive di altri attori globali. In questo contesto, il Piano d’azione europeo rappresenta un tentativo di bilanciare l’ambizione climatica con la necessità di mantenere la competitività dell’industria automobilistica europea, promuovendo una transizione sostenibile e inclusiva verso una mobilità a basse emissioni.

Valeria Buremi

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