Smartphone e bambini: un tema assolutamente attuale in un’epoca in cui la tecnologia predomina anche sulla vita dei giovani. Non esiste più l’online e l’offline, ormai legati profondamente. Ogni giorno i bambini sono davanti uno smartphone o un tablet per giocare o guardare video. È questa l’educazione giusta per crescere i propri figli?
A questa domanda, l’associazione Save The Children che con la loro campagna e la pubblicazione del report “Educare al digitale. Dati utili per adulti consapevoli” ha cercato di dare una risposta, rivelando l’età precoce dei bambini a usare questa tecnologia, ma al tempo stesso fornisce delle linee guidi a genitori, educatori o insegnanti che devono interfacciarsi con i propri figli e il mondo digitale, suggerendo consigli pratici in base alle fasce di età. Tali linee guide sono suddivise in fasce di età che vanno da 5-8, 9-11, 12-14, e per ogni età si affrontano i temi del mondo dei social, di YouTube, Tik Tok e tutte le applicazioni usate, col fine di favorire una maggiore consapevolezza della protezione dell’identità digitale, applicando regole condivise e stabilendo dialoghi aperti.
Secondo l’indagine, ogni giorno un bambino su tre di età compresa tra i 6 e i 10 anni utilizza lo smartphone con una percentuale pari al 32,6% e con meno linee guida dei genitori. Passando alla fascia d’età 11-13, il 62,3% dei bambini possiede un account social, e di cui il 35,5% su più piattaforme. Stando alla lettura dei termini di servizio di alcune piattaforme, alcuni social network non potrebbero essere usati da bambini al di sotto dei 13 anni. Da quest’analisi si ricava la necessità di un’educazione tempestiva da parte dei genitori che espongono facilmente i loro figli in un mondo virtuale pressoché pericoloso, rischiando di cadere nei rischi di cyberbullismo, pedopornografia o adescamento.
Lo stesso presidente della fondazione Claudio Tesauro ha affermato che
“Bambini, bambine e adolescenti crescono oggi in una dimensione onlife, in cui il mondo materiale e quello digitale si intrecciano, ma ciò non significa che abbiano gli strumenti necessari per rapportarsi consapevolmente con l’universo online”.
Come affrontare la situazione? Save The Children sottolinea che, oltre ai genitori che devono rappresentare le linee guida per i propri figli, anche la scuola gioca un ruolo importante. Essa necessita di percorsi obbligatori finalizzati all’educazione, all’affettività e alla sessualità, dimostrando come sia imprescindibile rispettare gli altri, tanto nel mondo offline quanto in quello online.
Giulia Manciagli






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