Sicilia terra di Papi e cardinali: chi furono i quattro siciliani eletti nel passato


“Habemus Papam”: ecco la frase che milioni di telespettatori italiani, europei ed internazionali, aspettavano dopo la scomparsa di Papa Francesco il giorno di Pasquetta, il 21 aprile 2025. Eletto il nuovo Papa dopo due giorni di votazioni, la Chiesa si prepara ad accogliere il 267esimo Pontefice, Robert Francis Prévost, che ha scelto come nome Leone XIV.

Tra i possibili nomi che circolavano sulla successione di Papa Francesco, alcuni erano siciliani. Tra i candidati compare il nome di Francesco Montenegro, un messinese che fu arcivescovo ad Agrigento e attuale amministratore dell’eparchia di Piana degli Albanesi. Divenne cardinale nel 2013 e, ad oggi, presiede la commissione episcopale per le migrazioni e guida la Fondazione Migrantes, focalizzata sull’accoglienza e l’integrazione. Un altro papabile candidato era Baldassare Reina, agrigentino nominato vicegerente della Diocesi di Roma da Papa Francesco. Oggi è vicario generale della diocesi e arciprete di San Giovanni in Laterano.

Non solo il presente, ma anche in passato la Sicilia ha visto la nascita di ben quattro Papi che hanno lasciato un’importante impronta all’interno della fede cattolica. Ripercorrendo i secoli passati, il primo papa siciliano in assoluto fu Papa Agatone, palermitano classe 575 eletto Papa a 103 anni, il più anziano pontefice della storia. Il suo pontificato fu breve ma intenso durato dal 678 al 681: egli riuscì ad evitare uno scisma con la Chiesa di Bisanzio partecipando al Concilio Ecumenico di Costantinopoli. Inoltre, è anche ricordato per la sostituzione dell’agnello con la croce come emblema di Cristo, dando una diversa direzione iconografica alla Chiesa. 

Il secondo Papa siciliano fu Papa Leone II, messinese che subentrò nel 682 dopo Agatone. Il suo pontificato durò solamente un anno, ma quell’anno fu importante in quanto introdusse il “bacio della pace”, simbolo di riconciliazione dei fedeli durante l’eucarestia. A lui si deve anche il rito dell’aspersione con acqua benedetta, ancora praticato in molte celebrazioni. 

Il terzo Papa era palermitano, Papa Sergio I, eletto all’età di 37 che governò fino al 701. Anch’egli lasciò un’impronta importante: inserì il canto “Agnello di Dio”, rese la Chiesa romana indipendente da Bisanzio e scelse il 15 agostocome data ufficiale per la celebrazione dell’Assunzione di Maria. 

L’ultimo Papa siciliano è stato il siracusano Papa Stefano III nel 768, il quale ridimensionò il ruolo dei laici e si schierò a favore dell’adorazione delle icone. Egli viene anche ricordato per essersi opposto al matrimonio tra Carlo Magno e la figlia del re longobardo Desiderio, definendo i Longobardi una “perfida e puzzolentissima gente”. 

Giulia Manciagli

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