“Il benessere di bambine, bambini e adolescenti in un mondo imprevedibile”. È questo il rapporto pubblicato dall’associazione UNICEF Innocenti Report Card 19, che ha analizzato profondamente sulle aree fondamentali di bambini e adolescenti: la salute mentale, la salute fisica e le competenze scolastiche e sociali.
L’analisi condotta su ben 43 paesi OCSE ed europei, in riferimento dal 2018 al 2022, analizza i dati molto rilevanti, soprattutto in un periodo in cui si è stati costretti ad affrontare una pandemia (Covid-19) e le crisi globali come il cambiamento climatico.
Tra i Paesi in questione è presente l’Italia, la quale situazione non è tra le migliori. Se da un lato mostra ottimi risultati per la salute mentale, ciò non si può dire per quella fisica. La salute mentale riesce a far collocare l’Italia all’ottavo posto, con una soddisfazione di vita abbastanza elevata tra i quindicenni. La salute fisica porta l’Italia un po’ più in basso, al 16esimo posto. Specialmente dopo la pandemia, gli adolescenti riferiscono sintomi negativi quali ansia, insicurezza, isolamento; ma anche stress da social media e pressione scolastica.
Guardando all’ultima aree in questione, competenze scolastiche e sociali, la situazione diventa ancora più critica, facendo scendere l’Italia al 23esimo posto. Diventa più difficile affrontare materie scolastiche come matematica ed italiano, senza raggiungere i minimi livelli di competenza richiesti. Ancora, gli adolescenti si sentono a disagio nell’affrontare o stringere relazioni con i propri coetanei negli ambienti scolastici.
La situazione italiana risulta un po’ contrastante, piena di progressi ma anche di vulnerabilità. Tutti i cambiamenti che sono avvenuti nel corso degli anni hanno inciso profondamente sulla tematica in questione, soprattutto con la pandemia.
In definitiva, il rapporto lancia un appello rivolto ai governi, con lo scopo di investire sugli adolescenti tramite politiche trasversali e durature. I passi da compiere sono: rafforzare l’istruzione con nuove competenze digitali e relazionali; contrastare la salute fisica degli adolescenti suddivisa tra sovrappeso e mortalità infantile; coinvolgere gli adolescenti nella scelta del loro futuro.
Giulia Manciagli






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