Caro affitti per studenti e lavoratori: il prezzo medio catanese


Lavorare o studiare in una città diversa da quella in cui si abita è diventato un lusso anche a Catania. Piuttosto che viaggiare ogni giorno, lavoratori o studenti decidono di affittare una casa, anche monolocale, nelle zone adiacenti le università o i posti di lavoro. Tuttavia, affittare una casa è diventato un lusso: i prezzi sono molto alti sia per interi appartamenti che per singole stanze senza alcun tipo di risparmio.

Secondo la ricerca di Immobiliare Insights, vivere per conto proprio non è sempre fattibile come lo era una volta e trovare dei prezzi adeguati a quello che si sta offrendo diventa sempre più complicato. Una situazione utopica che non solo colpisce la zona Nord Italia, ma anche la Sicilia e le sue province come quella metropolitana di Catania.

Una singola stanza a Catania ha un affitto pari a 268 euro al mese, quasi il 30% in più rispetto a quattro anni fa. A Messina, il prezzo è ancora più caro, pari a 274 euro al mese; a Palermo affittare una stanza singola ha un costo medio che supera Catania di soli 10 euro (278 euro per l’esattezza). Non potendo pagare singolarmente tali cifre, sia i lavoratori che ancora si trovano in situazioni precarie che gli studenti decidono di affittare una casa da poter condividere e dividere così le spese.

Affittare una casa tutta per sé richiede un costo medio mensile pari a 9,57 euro al metro quadro, quasi ottanta centesimi un più rispetto all’anno scorso. In alcune zone, gli affitti sono ancora più costosi: è il caso di Fontanarossa, Playa, Vaccarizzo e Primosole canone medio mensile di 12,07 euro per metro quadro. Altri affitti sono più bassi con un prezzo medio di 4,63 euro al metro quadro al mese: queste case si trovano nei quartieri di Librino, Sant’Agata e nella Zona Industriale.

Giulia Manciagli

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