Festa della Madonna della Divina Provvidenza: Ficarazzi si prepara alla giornata conclusiva tra fede e tradizione


ACICASTELLO – Nella frazione di Ficarazzi, fervono i preparativi per la giornata conclusiva della Festa della Madonna della Divina Provvidenza, che si terrà domenica 3 agosto. Un appuntamento atteso da tutta la comunità, che conclude una settimana ricca di celebrazioni religiose, spettacoli e momenti di condivisione popolare.

 

Una tradizione che dura da oltre 400 anni

La festa, che affonda le sue radici nel XVII secolo, è tra le più antiche manifestazioni di devozione mariana del territorio. La sua origine si lega alla storia della chiesa della Madonna del Soccorso, primo luogo di culto edificato nella frazione castellese. Era situata tra i feudi di Gallinaro e Ficarazzi, in quella che oggi è via Tripoli.

Già nel 1600 si hanno notizie di solenni festeggiamenti organizzati grazie all’impegno e alla generosità di sacerdoti e cittadini, come i fratelli Di Mauro e i parroci don Berillo, don Geronimo Anzalone e don Micheli Pezzapani. Il popolo, insieme al clero e alle autorità, partecipava attivamente a ogni fase della festa, contribuendo con raccolte spontanee e beni agricoli.

 

Una comunità che non dimentica le proprie radici

Nonostante il passare dei secoli, il legame dei ficarazzesi con la Madonna della Divina Provvidenza è rimasto fortissimo. Ogni anno la comunità rinnova con entusiasmo i festeggiamenti, mantenendo viva la memoria di un’antica devozione che ha resistito a guerre, crisi e trasformazioni sociali. Ancora oggi, molti abitanti partecipano attivamente all’organizzazione della festa, tra processioni, luminarie e spettacoli in piazza.

 

Domenica 3 agosto: il culmine della festa

La giornata di domenica sarà il momento più atteso di questa settimana di celebrazioni. Dopo la solenne messa in onore della Madonna, è prevista la tradizionale processione che attraverserà le vie principali della frazione. A seguire, in serata, spettacoli musicali e fuochi d’artificio animeranno il quartiere, rendendo omaggio alla patrona con la stessa passione e dedizione di 400 anni fa.

Ficarazzi si conferma così custode di una delle più sentite feste religiose della zona etnea, un evento che unisce storia, spiritualità e identità comunitaria.

 

Valeria Buremi

Lascia un commento

Crea un sito web o un blog su WordPress.com

Su ↑