Rubrica UN MARE DI PAROLE
a cura di Roberta Mezzabarba
IL GIORNO IN CUI IL DOLORE DIVENTA FORZA
All’inizio ti sembra solo fatica.
La schiena cede, le gambe tremano,
e pensi che sia lo zaino, le scarpe, la salita.
Ma non è così.
I veri pesi non si misurano in chili.
Sono le parole che hai ingoiato
senza mai restituirle.
I “no” che avresti dovuto dire
e hai lasciato morire in gola.
Le risposte
che non hai mai avuto il coraggio di dare.
Le lacrime
trattenute per non disturbare,
le emozioni silenziate
per non creare problemi.
E allora il corpo parla.
Parla per te.
Con un dolore sordo alla schiena
che non viene da oggi,
ma da anni passati a sopportare in silenzio.
Con i piedi che urlano
perché t’hanno tenuto fermo troppo a lungo
per paura di deludere, di perdere, di cambiare.
Ma sul Cammino succede qualcosa.
Non subito.
Non all’improvviso.
Ma accade.
Quel dolore che maledicevi,
quella stanchezza che ti spezzava,
diventano alleati.
Non ti ostacolano, ti insegnano,
ti dicono cosa lasciar andare,
ti mostrano tutto ciò che non ti serve più.
E più fa male, più stai guarendo,
perché non stai solo camminando,
ti stai disfacendo di un peso antico.
Stai liberando lo spazio che occupava
ciò che non avevi mai osato sentire.
Ed è così che il dolore smette di essere nemico
e diventa forza.
Non quella dei muscoli.
Ma quella che nasce
da chi ha guardato in faccia il proprio abisso
e ha scelto comunque di camminare.






Lascia un commento