Passeggiata al “Sentiero delle Fate”: natura, memoria e colori d’autunno (domani, domenica 9 novembre, ore 10:00)


Domani, domenica 9 novembre alle ore 10:00, il “Sentiero delle Fate” di Ficarazzi (Aci Castello) torna protagonista con una passeggiata aperta a tutti: un invito a respirare la Sicilia d’autunno tra profumi di macchia mediterranea, basolati lavici e storie di comunità. L’itinerario corre lungo Via Fosso d’Acqua, un’antica strada rurale che per due secoli ha collegato la frazione di Ficarazzi ai centri del versante nord-est: oggi è un percorso naturalistico che unisce paesaggio, tradizioni e piccole memorie del quotidiano. 

Pensata per famiglie e camminatori curiosi, la passeggiata è a difficoltà molto bassa: il tracciato è breve, il fondo in gran parte sterrato e senza dislivelli impegnativi. Si procede a passo lento, con soste per osservare la flora spontanea e le forme del paesaggio vulcanico che raccontano l’Etna fin dove arriva lo sguardo, tra l’altura di Monte Ferro e l’abbraccio del golfo. È l’occasione giusta per chi cerca un’esperienza inclusiva e sicura, anche con bambini al seguito. 

I colori dell’autunno sul mare dei Ciclopi

L’autunno regala qui una tavolozza sobria e brillante. Sulla via, la pietra nera lavica domina: è una presenza che orienta e, allo stesso tempo, invita a osservare i segni antichi del lavoro contadino -terrazzamenti, vecchie trazzere, margini di poderi – oggi tutelati e raccontati anche dal progetto dell’Ecomuseo “Riviera dei Ciclopi”, che valorizza i luoghi del mito e della natura nel territorio di Aci Castello. 

Camminata verso la grotta

La meta simbolica della camminata è la Grotta delle Fate, una breve galleria lavica nata da antiche colate, lunga una ventina di metri e modellata da scorrimenti e “scivoli” solidificati nel buio. La cavità si apre poco sopra il sentiero principale e conserva quell’alone di leggenda che l’ha resa celebre tra gli abitanti di Ficarazzi. Viene descritta come una piccola finestra geologica: un libro di roccia capace di spiegare, meglio di molte lezioni, come nasce un tubo di lava. 

Ma la Grotta custodisce anche una memoria civile: durante la Seconda guerra mondiale fu usata dagli abitanti come riparo dai bombardamenti, un rifugio di fortuna che dice molto della resilienza delle comunità locali. Documenti e testimonianze raccolte dalla stampa territoriale ricordano la cavità come “rifugio dalle insidie della guerra”, mentre cronache e blog citano esplicitamente l’utilizzo della grotta da parte dei cittadini di Ficarazzi durante le incursioni aeree. Camminare fino all’imbocco, oggi, significa quindi accostare alla bellezza del paesaggio una pagina di storia condivisa. 

Come si arriva.

L’accesso consigliato parte da via San Gregorio (Ficarazzi): si imbocca il vicolo che inizia all’altezza del civico 69, quindi si prosegue per poche centinaia di metri fino a intercettare il tracciato di Via Fosso d’Acqua, da cui si diparte l’antico sentiero. Si tratta di indicazioni consolidate e riprese tanto dai portali escursionistici quanto dalle pagine locali e dai gruppi di volontari che animano il percorso. 

Valeria Buremi

Lascia un commento

Crea un sito web o un blog su WordPress.com

Su ↑