La Fao (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) ha condotto una ricerca – in collaborazione con l’Università di Wageningen, nei Paesi Bassi – sugli stili alimentari “alternativi” e ha individuato negli insetti la ricetta perfetta per sconfiggere il problema della fame nel mondo.
Tecnicamente chiamata entomofagia (regime dietetico a base di insetti) è un tipo di alimentazione molto diffuso. Circa due miliardi di persone dall’America centrale e meridionale all’Africa, all’Asia, all’Australia e alla Nuova Zelanda si nutrono quotidianamente di lombrichi, formiche e cavallette.
Nel mondo sono oltre 1.900 le specie di insetti di cui si cibano gli esseri umani. A livello globale i più consumati sono: coleotteri (31%); bruchi (18%), api, vespe e formiche (14%); cavallette, locuste e grilli (13%).
Gli insetti sottolinea la Fao sono ricchi di proteine, grassi buoni, calcio, ferro e zinco. Se, ad esempio, la carne bovina ha un contenuto di ferro di 6 mg per 100g di peso secco, il contenuto di ferro delle locuste oscilla tra gli 8 mg e i 20 mg per 100 g di peso secco.
Inoltre la raccolta di insetti ed il loro allevamento potrebbe offrire occupazione e reddito, ma sarà molto difficile far cambiare in modo così drastico lo stile alimentare di tutti gli abitanti del paese.
Maria Chiara Coco







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