Acicastello: scandalo al “sole”.


lungomare_ciclopi_riqualificatoImpazza da qualche giorno sulle grandi testate giornalistiche catanesi la polemica inerente il “divieto di passeggiare in costume da bagno”. La proposta avanzata dall’amministrazione comunale di Acicastello e dalla prima commissione consiliare permanente presieduta da Francesco Scuderi ha suscitato quello che potremmo definire “dissenso popolare”.

Un disegno di legge da molti etichettato come “eccessivo”. Sottolineare però come sia a volte importante puntellare tali provvedimenti diventa necessario, qualora si mostrino indispensabili per tutelare la quiete e la pubblica decenza della cittá e dei cittadini, in considerazione della presenza di turisti e residenti che, nel periodo estivo affollano la costiera castellese. L’etica del decoro non dovrebbe essere imposta per legge bensì essere un valore connaturale. Talvolta basta andare oltre il dorso nudo per rendersi conto di come il Comune venga “mal trattato” sopratutto dai “fruitori di passaggio.”

Una questione delicata da osservare sotto differenti punti di vista. Infatti, tra le norme previste anche l’installazione di tende veneziane che interessano il suolo pubblico, la salubrità pubblica con relativo controllo e valutazione dei vapori, gas o esalazioni che fuoriescano da fabbriche o manifatture, il divieto di somministrazione o abbandono di cibo per piccioni o colombi e ancora il divieto in tutto il territorio comunale a contattare ovvero concordare prestazioni sessuali a pagamento, la manutenzione e messa in sicurezza degli edifici, la cura di siepi e piante e la manutenzione ed uso degli scarichi pubblici e privati. (CataniaToday.it) 

Il Sindaco, Filippo Drago, sulla sua pagina facebook si è premurato a precisare: “Cari amici, intervengo per illustrare il contenuto della bozza di regolamento predisposta dall’amministrazione e che al suo interno contiene tante novità al fine di garantire maggior rispetto delle regole da parte di tutti anche in termini di decoro. Di seguito vi elenco alcune delle numerose questioni che abbraccia il dispositivo: nettezza pubblica, custodia e circolazione degli animali, quiete pubblica, sicurezza pubblica e urbana, fruizione di parchi e giardini ed estetica e decoro cittadino (installazioni di tende, insegne, targhe, affissioni, salubrità pubblica, cura del verde pubblico, comportamenti contrari alla decenza e al decoro, ecc..). Considerata la contemporanea vocazione residenziale e turistica dei nostri borghi, in special modo quelli marinari (così come avviene in tanti altri comuni che hanno la nostra stessa attitudine), appare fondamentale contemperare ambedue le esigenze con particolare prevalenza per quelle legate alla cittadinanza. Perché i nostri paesi non sono né enormi spiagge, né grandi villaggi vacanze, ma sono realtà piene di storia, valori, tradizione, affacciate sul mare e che dal mare hanno tratto il loro sostentamento. Per questo ritengo necessaria la salvaguardia dei centri storici, soprattutto da tutti quegli atti che tendono a minare ogni forma di decenza e di decoro. A nessuno credo faccia piacere assistere, nelle nostre strade, nelle piazze ed in ogni luogo pubblico a scene che non abbiano nulla a che vedere con l’educazione ed il buon gusto. E non credo oltretutto che tali comportamenti siano un buon biglietto da visita per tutti coloro che fruiscono i nostri luoghi. Si vuole dunque perseguire nella strada che porta al ripristino dell’ordine e del rispetto delle regole a tutela della cittadinanza e del buon nome delle nostre frazioni. Questa è la mia proposta che rimetto adesso alla valutazione del consiglio comunale, e che domani spero di condividere insieme a voi postandola su questo gruppo.”

La Riviera dei Ciclopi è un bene comune e come tale deve essere tutelato. Ancora molti espedienti sono da attuare per salvaguardare e valorizzare il territorio per riportarlo alle “antiche glorie”, e al di là delle responsabilità politiche, un comportamento idoneo si vede dalle piccole cose. Per indossare un  pareo e non buttare rifiuti sul marciapiede non ci sarebbe bisogno di un decreto  se ognuno di noi rispettasse quei precetti elementari insegnati anche ai bambini. E nella semplicità di un pensiero liberale si può affermare che il tema abbraccia l’importanza dell’etica in maniera polivalente. Il dibattito non è da intendersi come rigida imposizione ma è il voler sancire un impegno in ogni tempo, per ogni esigenza, per ogni cultura dall’umanità “locale”. La costituzione di una realtà ‘globalmente pulita’ della natura, nelle diverse accezioni del termine, che sia capace di integrare in essa i contributi dell’umanità e dell’alto senso civico nel suo complesso è forse l’obiettivo promosso, non volutamente inteso. Da questo punto di vista anche la più rigorosa wissenschaftlische Weltanschauung appare mutila e provinciale se non compiuta. Il contributo fondamentale, al di là delle normative, rimane “banalmente” l’osservare le norme civili basiche. Ma se queste non vengono osservate quale dei due fronti è da condannare?

Le mozioni delle scalpore dovranno essere  inoltrare alla valutazione del civico consesso in riferimento al nuovo Regolamento di Polizia Urbana per il decoro della città e la sicurezza dei cittadini. Sarà quindi il consiglio comunale a pronunciarsi per la loro approvazione. Per adesso liberi di girare metaforicamente a “dorso nudo” … se il buon senso dell’etica, anche ambientale, ve lo permette.

Alessia Aleo 

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  1. Ritengo che se questa legge dovesse essere approva cosi come è descritta in questo articolo tutti ne trarremo dei vantaggi.

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