Da turista puoi arrivare via mare con una splendida nave da crociera, con l’auto a bordo di un traghetto/vaporetto, il treno lasciamolo perdere, via aereo, in questa circostanza, potresti avere qualche problema di ritardo ma con un po’ di fortuna, allo stesso tempo, godere di uno spettacolo indimenticabile: colonne di fumo, fontane di lava, esplosioni piroclastiche e colate ardenti. L’Etna non dorme mai!
Il vulcano pretende rispetto ed evoca paure, eppure vedere quel puntino rosso in cima alla montagna divenire uno spruzzo titanico risveglia i sensi. Il cratere di Sud-Est dell’Etna è in eruzione e proietta in atmosfera una colonna di cenere vulcanica alta qualche chilometro; Taormina e Siracusa ringraziano per lo show. I turisti approdati a Catania si ritengono fortunati, quelli giunti in aereo hanno subito il fastidio dei ritardi dovuti alla chiusura degli spazi aerei 1 e 4, solo 4 gli atterraggi permessi ogni ora.
La notte tra il venerdì ed il sabato è stata, dunque, illuminata da quel particolare chiarore rosso, da tutti conosciuto, che ha dato vita ad una colata diretta verso la Valle del Bove. Non vi sono pericoli per i centri abitati anche se sono stati già percorsi alcuni centinaia di metri. Gli studiosi dell’Ingv catanese osservano che la colata è comunque ben alimentata dal magma che fuoriesce dal cratere di Sud-Est e che l’intera eruzione è stata annunciata da tre scosse di terremoto la più intensa delle quali è avvertita alle 1,20 di notte con magnitudo 2.8 a 24 km di profondità. Le due scosse seguenti (ore 3,23 e 5,11) di magnitudo 2.2 e 2.3 hanno rappresentato il preludio ad una serie di 15 terremoti di lieve entità.
Il 2013 è un anno di intensa attività parossistica per il vulcano Etna che giunto alla 14esima eruzione annuale sembra quasi voler festeggiare il suo ingresso nell’elenco del patrimonio Unesco. La nostra “muntagna” sembra quasi dialogare con gli esperti dell’Ingv che dagli inizi del mese di settembre rilevano ripetute serie di scosse ed esplosioni sommitali stromboliane con emissioni di cenere proprio dal cratere di Sud-Est.
In realtà il dialogo è continuo con tutti gli abitanti delle pendici e si trasforma in un forte legame con questa terra fatta di ruvido basalto e croccante terriccio.
Paolo Licciardello







Grazie per l’articolo da pubblicare specie su giornali stranieri,peccato che i ns.amministratori stanno distruggendo le ns.bellezze naturali.
Nel mio comune Acicastello trovano fogne che sboccano al mare protette dai divieti di balneazione,rifiuti,vie bucate.
Ed ora ricominciano le promesse delle campagne elettorali.
Spero che insieme al ns.gruppo di cittadini riuscire a dare giovani amministratori senza scheletri nell’armadio.
Cordialmente Ferdinando