Montréal illumina le sue sere con la luminothérapie. Tutti alla ricerca di Bob


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Giunta ormai alla quarta edizione, anche quest’anno la luminothérapie accenderà le serate della città Canadese, ancora fino al 2 febbraio. Sette facciate di edifici nel Quartier des Spectacles sono lo scenario in cui lo stravagante personaggio creato dagli Champagne Club Sandwich, Bob, si diverte a nascondersi stuzzicando i passanti, grandi e piccini, a scovarlo tra vari mondi animati. Ispirandosi alla serie di libri Dov’è Wally? sono stati creati tre livelli di difficoltà. Se nel primo livello Bob è fermo, nel secondo  rimane fermo ma si mimetizza nell’immagine; arrivato al terzo livello il simpatico omino rosso gioca muovendosi nella stessa immagine. Così questo gigantesco gioco, accompagnato dalla tipica melodia a 8 bit dei primi videogame, prende vita impiantandosi in diversi scenari stravaganti. Sulla facciata della Grande Bibliothèque Bob si nasconde tra robot di Futureville; sull’ UQAM’s Pavillon Président-Kennedy fa il farfallone con le signorine barbute del carnevale; sulla facciata del Cégep du Vieux Montréal si unisce alla ciurma della Pirate Ship all’esplorazione di terre fantastiche o ancora in Place de la Paix prende parte ad un allegro barbecue. Ci si ritrova dunque a visitare via via l’intero quartiere, spinti dalla gioiosa atmosfera creata e dalla curiosità di completare i livelli.

Mentre un clima più da paese delle meraviglie si stabilisce a Place des Festivals trasformata in un campo di grano multidisciplinare dal gusto futurista. E questo  tramite l’istallazione “Entre le rangs”, realizzata da un team multidisciplinare guidato dallo studio di architettura Kanva, in collaborazione con Udo Design, Côté Jardin, Patrick Watson, Boris Dempsey e Pierre Fournier. 

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Ispirandosi alla forma del  sistema di divisione delle terre usato nelle colonie francesi del Nord America, i cosiddetti rangs; si è dato vita a stretti percorsi che ricordando il luccichio degli antichi campi sotto la neve, invitano i passanti a godere di una passeggiata ‘emozionale’. Si tratta di piccoli riflettori circolari bianchi posti in cima a ben 28.500 esili steli che diffondono la luce emessa dai proiettori della lunga piazza, fluttuando sotto il vento invernale, accompagnati dal ritmo della musica di Patrick Watson.

Valeria Rita Torrisi

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