Sembra una formica sia per dimensioni sia per potenza. Infatti, proprio come accade per le formiche, non bisogna lasciarsi ingannare dalle apparenze, la pila messa a punto all’Illinois University di Urbana-Champaign, pur presentandosi con delle dimensioni misurabili in millimetri, possiede una potenza tale da alimentare un cellulare. La ricarica del dispositivo sembra essere, a detta degli scienziati, rapidissima, in pochi istanti è subito pronto all’impiego. Per riavviare un qualsiasi motore basterebbe un attimo.
I ricercatori statunitensi hanno concentrato il proprio lavoro sulla progettazione e sul dimensionamento della struttura interna della pila. Basandosi sul fatto che energia e potenza delle micro-batterie sono correlate alle strutture degli elettrodi (dimensione, forma, superficie , porosità ecc) il lavoro di fabbricazione e modellazione viene fortemente rivoluzionato. Utilizzando le complesse tecniche della litografia olografica 3D per la struttura interna degli elettrodi e la fotolitografia 2D per crearne la forma più utile (due tecniche che per la loro flessibilità consentono applicazioni uniche nell’industria della miniaturizzazione) viene ridisegnata la configurazione interna del catodo e la sua interazione con l’anodo della stessa batteria.
Come risultato è stato ottenuto un immagazzinatore di energia trenta volte più piccolo e potente, nonché migliaia di volte più veloce nei tempi di ricarica. Inutile enunciare quali possano essere le dirette applicazioni, tuttavia le tecnologie spaziali, mediche, laser e tutta l’elettronica che conosciamo non attendono altro che questo cambiamento epocale. Adesso si lavora per ottenere una pila con le stesse caratteristiche ma a costi contenuti.
Paolo Licciardello
Fonte: http://goo.gl/nq3jLp
Fonte: http://goo.gl/gOwoPj
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