Foto di Milazzo (a sinistra Vincenzo Spataro a destra Lino finocchiaro)
Oggi nel mondo si sono persi molti valori umani, ognuno con egoismo pensa solo a se stesso, non guardando chi ha bisogno di tutto per sopravvivere. In mezzo c’è anche la vertenza tra i vari credi religiosi, dove ognuno si crede il primo davanti a Dio. Non pensando che davanti al Padre Eterno siamo tutti polvere. Fortunatamente ci sono ancora persone che vivono per il bene dell’umanità, come l’amicizia e la stima che c’è tra Lino e Vincenzo.Gli anni raccontano l’amicizia condivisa di due persone portatrici di handicap, Lino Finocchiaro, audioleso e Vincenzo Spataro non vedente. Con il sole o con il freddo, purchè non piove li incontri tutti i giorni per le strade di Valverde, con tappa in piazza del Santuario. Nei sedili di quella piazza cuore pulsante della cittadina luogo di aggregazione dei valverdesi scopri la loro personalità, in quanto sono gli animatori della piazza con scherzi e lazzi, anche sulla loro condizione fisica. Noi spesso ci uniamo a loro partecipando alla ilarità che si crea. Alle volte andiamo assieme e prendere un caffè. Lino e Vincenzo, il primo cattolico, il secondo Testimone di Geova, sono vicini di casa, abitano nei pressi di piazza del Santuario. Tutte le mattine, con il bel tempo anche il pomeriggio, Lino passa da casa di Vincenzo per portarselo a spasso. Scena del genere si riscontra nel film di Pif “in guerra per amore”. Con Sergio Vespertino (Saro cieco) e Maurizio Bologna (accompagnatore). Lino nativo di Valverde 85 anni, in gioventù fece il macellaio, in quanto mestiere della sua famiglia. Con l’apertura della fabbrica della birra a Valverde, andò a lavorare in quell’opificio. Vincenzo 75 anni nativo di Pagliara in provincia di Messina, giovanissimo si trasferì ad Augusta (SR), per alcuni anni fece il marinaio nelle navi merci e petroliere, per poi approdare anche lui nel birrificio. Fu li che si rinsaldò l’amicizia tra Lino e Vincenzo. Andato in pensione causa un brutto male Vincenzo perse la vista. Oggi cieco, dato la situazione di crisi, con la sua pensione si ritrova a mantenere, la moglie, due figli, il genero, una nipotina e la casa in affitto. In quello che abbiamo detto si riscontra la grande generosa umanità di Lino che proporremmo per un premio. Michele Milazzo






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