Questo sabato 9 novembre, alle ore 17.00 presso Villa Fortuna ad Acitrezza, verrà inaugurata la mostra fotografica di Massimo Vittorio che racconta attraverso i suoi scatti in bianco e nero l’appassionante storia dei mastri d’ascia ed in particolar modo quella della storica famiglia dei Rodolico.

Un progetto fotografico che rende omaggio a chi, seppur dovendo affrontare numerose difficoltà, continua con dignità e fermezza d’animo a portare avanti una delle tradizioni che rende Acitrezza, terra dei Malavoglia, unica nel mondo.
Le immagini narrano, a volte meglio delle parole, le emozioni e la passione di un mestiere che ormai si è perso nel tempo. I mastri d’ascia sono coloro che con straordinaria manualità e preparazione tecnica costruiscono le barche in legno. Una figura che è insieme progettista, falegname, carpentiere ma soprattutto artista.
Oggi rappresenta un mestiere quasi scomparso, questa figura è sempre meno richiesta nella realizzazione delle nuove imbarcazioni che utilizzano ormai materiali diversi dal legno nella grande produzione degli scafi. Inoltre una legge europea degli anni ’90 ha diminuito notevolmente le licenze per il permesso della pesca e di conseguenza sono diminuite le commesse delle imbarcazioni in legno.
Sono oggi pochi i cantieri in Italia che utilizzano il legno come materiale principale per la costruzione di imbarcazioni di alta qualità, tra questi ci sono Molfetta (BA), Manfredonia (FG), Monte Argentario (GR), Piano Di Sorrento (Marina Di Cassano -NA-) ed Aci Trezza (CT).
Quello della famiglia Rodolico non è solo un Cantiere Navale ma rappresenta una parte della storia di Acitrezza, uno dei luoghi dell’anima di questo piccolo angolo di paradiso. Da cinque generazioni la famiglia Rodolico si occupa della costruzione delle imbarcazioni di legno ed è parte integrante del borgo marinaro di Aci Trezza.
Oggi questa famiglia mira a sopravvivere ma è grande la soddisfazione del mastro d’ascia Turi Rodolico nel vedere i turisti che visitano il cantiere affascinati da quell’antico mestiere, dall’odore del legno che invade ogni angolo penetrando a fondo nelle narici.

La mostra vuole permettere a tutti di poter entrare nell’anima del cantiere e toccare con mano le emozioni che essa trasmette… passione, tenacia, fatica e tutto ciò che implica dedicarsi da tutta la vita a questo mestiere.
Per tale motivo la mostra é ad ingresso libero. Sarà possibile acquistare dei biglietti per partecipare al sorteggio che mette in palio una delle due imbarcazioni tipiche in legno dipinte dai “pingisanti” con motivi tipici siciliani… delle vere e proprie opere d’arte! Il ricavato della vendita dei biglietti sarà devoluto alla famiglia Rodolico per la sopravvivenza dello storico cantiere navale.
Laura Ciancio






Complimenti per l’articolo e per l’attenzione verso il cantiere navale dei maestri d’ascia Rodolico – realtà preziosa per l’identità stessa di Aci Trezza che racconta una pagina significativa di quel luogo e del legame della Sicilia con il suo mare -. Massima attenzione per proteggere e valorizzare il cantiere e dare voce ai maestri d’ascia Turi e Giovanni Rodolico – oltre che grandi artigiani persone meravigliose – .